Location 2020-2021

Savigliano

Sede universitaria e "Comune fiorito" d'Italia, Savigliano è una cittadina del Basso Piemonte con 21.500 abitanti, piccola gemma della Provincia di Cuneo pizzicata tra le cime alpine e le rinomate colline delle Langhe, Patrimonio mondiale dell'umanità. Così come le vicine città di Saluzzo e Racconigi, è inserita nel territorio della Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso, sancito dal Progetto UNESCO "Man and Biosphere".
Città natale del celebre astronomo Giovanni Schiaparelli, è facilmente riconoscibile per il suo centro medievale, innervato dalle piccole e imprevedibili viuzze, che sfociano inevitabilmente nella luminosa e interamente porticata Piazza Santarosa (dal nome del noto patriota saviglianese), il "salotto buono" della Granda. Considerata una delle più belle piazze piemontesi e ornata dalle facciate di una fitta serie di case torri tre-quattrocentesche, da cui svettano la Torre Civica (simbolo della città) e il cinquecentesco Arco di Trionfo, costituisce il centro di irradiazione dell’operosa vitalità saviglianese.
Vitalità ben testimoniata dalla varietà delle attività cittadine: dall’inarrestabile lavoro nelle piccole botteghe del centro, al vivace chiasso del mercato, fino alla riconosciuta perizia tecnica esercitata nelle imponenti officine ferroviarie, in passato sede della storica Società Nazionale Officine di Savigliano (SNOS), poi Fiat Ferroviaria.
Ma Savigliano vuol dire anche arte e cultura: è il luogo in cui ci si può immergere nella sacrale eleganza delle sculture di Davide Calandra (autore del mastodontico rilievo bronzeo con l'Apoteosi di casa Savoia, situato alla Camera dei Deputati del Parlamento) presso la Gipsoteca e il Museo Civico, oppure assistere a uno spettacolo nella splendente cornice del Teatro Milanollo, detto anche il “piccolo Carignano” e dedicato alle due sorelle saviglianesi, violiniste famose in tutta Europa a metà Ottocento. Da non perdere sono poi il Palazzo Muratori Cravetta, col suo cortile d'onore, eccezionale esempio di architettura tardo-rinascimentale, e il seicentesco Palazzo Taffini, al cui interno è visitabile il piano nobile, con il sorprendente ciclo di affreschi barocchi del Salone d’Onore, oltre che il “Múses – Accademia Europea delle Essenze”. All'interno della seicentesca dimora dei duchi di Savoia, fino all'anno scorso ha trovato sede anche la “Libera Accademia d’Arte Novalia”, scuola di alto perfezionamento nelle arti visive, eccellenza nella formazione specializzata assieme al saviglianese “CEMI – Centro Europeo Modellismo Industriale”, situato nei pressi dell’avveniristica sala polivalente della Crosà Neira (progettata dall'architetto Gianfranco Gritella, recuperando i decadenti spazi della chiesa originale).
Una volta stanchi, potrete rilassarvi in uno dei due cinema cittadini, oppure, se voleste stare all'aperto, godervi un pacifico tramonto nell'ampio e verdeggiante Parco Graneris o farvi un giro in bicicletta nelle numerose piste ciclabili cittadine e non, a partire da quelle lungo il Maira, uno dei due torrenti tra i quali sorge la città.
Piccolo polo della trasformazione agroalimentare, Savigliano è sede oltre che del Múses anche di differenti corsi di laurea dell'Università di Torino, tra cui a tal proposito quello in Tecniche Erboristiche, e, accanto al "Cortocircuito – Savigliano Film Festival" e alla "GFE – Grande Fiera d'Estate", ospita ogni anno significative manifestazioni anche a tema agri-food: citiamo la "Festa del pane", come ideale prosecuzione di quella che un tempo è stata la gloriosa "Sagra del grano", "Quintessenza – Erbe, spezie e fiori in città" e, non ultima, la "Fiera della meccanizzazione agricola" (nel 2020, giunta ormai alla 39° edizione).


Cinema Aurora

Via Ghione, 10 – 12038 Savigliano (CN)
Sito web: www.cinemaaurorasavigliano.it
Email: aurora.savigliano@gmail.com
Telefono: 0172-712957

Il look rétro anni cinquanta e i colori pastello dell’esterno di questo cinema vengono sostituiti dall’atmosfera sottomarina e ovattata degli interni. Il civico in Via Giuseppe Ghione 10 vive sospeso, in un’atmosfera incantata, tra ricordi nostalgici e i fondali Disney de “La Sirenetta”. Varcando la soglia, vi accorgerete di entrare in un cinema a conduzione famigliare, un piccolo alveare operoso in cui tutti contribuiscono alla gestione delle 356 poltrone della sala. Sala sì, perché è difficile definire l’Aurora: è cinema, ma anche sala conferenze, location per concerti, teatro. La disposizione congeniale delle poltrone vi permetterà di assaporare lo spettacolo in prima fila senza rovinarvi la regione cervicale; ma al contempo (retrocedendo di qualche fila) permetterà ai gozzovigliatori serali di assistere alle proiezioni tra uno sgranocchio di pop-corn (fatti sul momento, ovvero caldi, grassi e salati) e una ciancia un po’ più rumorosa del solito, con stile tutto settecentesco. Ultimo ma non ultimo, permetterà ai più incontinenti di noi un posto a braccetto del bagno: che è in sala. Uomini, le scuse sono finite.

Ala polifunzionale

Piazza del Popolo, 25 – 12038 Savigliano (CN)
Sito web: www.comune.savigliano.cn.it/servizi/ala
Email: info@entemanifestazioni.com
Telefono: 0172-712536


Nel Piemonte dell'Ottocento, sorretto da un'economia essenzialmente di tipo agricolo, la costruzione delle "ali" del mercato era un fenomeno comune nelle principali città. Importanti ali furono edificate a Novara, Asti, Vercelli, Alessandria, Carmagnola, Cuneo, Racconigi, Saluzzo, Bra, Alba e, appunto, Savigliano. I sistemi costruttivi contemplavano il ricorso sia a tecnologie tradizionali (laterizio, pietra, legno) che l'uso di nuovi sistemi costruttivi (ghisa e/o acciaio) per le strutture portanti.
Il 25 giugno 1854 il Consiglio Comunale della Città di Savigliano discusse all'ordine del giorno l'opportunità o meno di costruire un'ala per i mercati a beneficio del commercio locale. Successivamente incaricò una commissione edilizia apposita e il 23 maggio 1856 fu indetta dal Comune di Savigliano la gara d'appalto definitiva per l'affidamento dei lavori, in base alla perizia e al capitolato d'oneri redatti dal geometra Giovenale Trossarelli. L'edificio fu costruito nel giro di un anno e vi fu collocato anche il locale mercato dei bozzoli. Successivamente venne utilizzata come magazzino per bestiame e foraggi, deposito e peso cittadino.
La costruzione, lunga quasi 53 metri, larga 25,5 e alta 13, rappresenta un'interessante testimonianza del gusto architettonico dell'epoca riferito a costruzioni destinate ad attività commerciali. La struttura portante è costituita di pilastri in laterizio che reggono una copertura in coppi e lose con struttura di supporto lignea (rilevanti le quattro capriate della navata interna). L'edificio presenta esternamente una muratura a vista, ritmata da un susseguirsi di arcate di sobrio disegno, parte libere e parte tamponate. I quattro ingressi principali sono sormontati da timpani triangolari, nei quali figurano stemmi crociati, ad eccezione del prospetto sulla piazza, ove sono presenti un orologio ed una campana.
Dagli anni '60 del secolo scorso si cominciò a discutere di un eventuale abbattimento dell'edificio e furono banditi concorsi di idee per possibili riutilizzi della struttura o dello spazio da essa occupato. Dal 1998, in seguito ai lavori di manutenzione straordinaria per il riutilizzo dell'immobile, l'Ala è stata recuperata e destinata a struttura polifunzionale per attività culturali ricreative e a sede dell'Ente Manifestazioni.